Pare che gli insegnanti siano la categoria che legge di più

Gli insegnanti sono la categoria di persone che legge di più. L’amica e collega Sara Boccalini mi fa notare: Moni un pensiero bellissimo! Solo un dubbio… Siamo sicuri che gli insegnanti siano la categoria dei lettori più assidui? Io “sento” tanta ignoranza.. 🙄😔 Un bacione ❤️. Le rispondo che l’ho sentito dire stamani alla radio, radiotre, per qualcuno nutro anch’io seri dubbi ma forse in generale sarà vero e poi facciamo finta che sia vero così magari anche qualche insegnante che non legge si sentirà chiamato in causa e inizierà a farlo. Quindi l’incipit potrebbe essere: Pare che gli insegnanti siano la categoria che legge di più, meno categorico e con l’apertura fiduciosa al cambiamento. E sempre il cronista di radiotre ha aggiunto che: devono saper trasmettere questa grande passione e io aggiungo: anche, e soprattutto, in tempi bui come questo che stiamo vivendo adesso, in cui la politica ha rinunciato a prendere posizioni impopolari oppure nella peggiore delle ipotesi vuole un popolo di capre ignoranti. I bambini e i ragazzi sono le prime, ma non le sole, vittime designate dell’annullamento del pensiero critico, per questo il ruolo degli insegnanti è determinante. Armiamoci e combattiamo uniti contro l’avanzare degll’ignoranza, senza timore di essere impopolari. Combattere contro chi ripudia la cultura. Senza paura, senza timore di sentirsi isolati o démodé. La moda è appiattimento. Crescere riflettere, porsi domande e attendere pazientemente le risposte che arriveranno a chi saprà aspettare. Insegniamo a non avere paura di ciò che è difficile e richiede sforzo. Insegniamo a dubitare di ciò che è facile e alla portata di tutti. Prendiamo esempio da Don Lorenzo Milani che ha rinunciato agli agi della sua ricca famiglia, che è andato contro lo stato e persino contro la chiesa pur di portare avanti il suo grande obiettivo che era elevare gli ultimi, i poveri, i figli del popolo e lui ce l’ha fatta li ha fatti davvero elevare grazie alla sua ostinazione, al suo amore e anche a qualche sano scappellotto che ancora è ricordato con affetto.