Recensione a Liberi di volare

Liberi di volare

A volte l’amore non basta, né l’ascolto, né le migliori intenzioni di una mamma protesa verso il proprio figlio, né basta chiedere, osservare, guardare attentamente, a volte tutto questo non basta per scovare nelle maglie indistinte della mente e del cuore le tracce del bullismo subito. A volte serve un’amica come Zoe, una creatura che sembra una ninfa ma che è umana “troppo umana” e riesce a strappare Martino dalle grinfie di individui a loro volte sofferenti così tanto da non riuscire ad esternare il loro profondo dolore in altro modo che non facendo del male.

Scrittura d’impatto immediato che punta dritta al cuore come coloro che scrivono. Lisa la conosco e so che è così, lo è sempre stata, siamo amiche da quando avevamo otto anni, Patrizia non la conosco personalmente ma credo di poter affermare che lo sia.

Libro da leggere da soli, con i propri figli, con i propri alunni qualsiasi età abbiano. Utile per insegnanti di ogni ordine e grado, dovrebbe entrare nelle scuole in punta di piedi così come è stato scritto e affrontato l’argomento dalle due brave autrici che hanno avuto il coraggio e la forza di rendere pubblica una cosa privata, ammesso che si possa considerarla una cosa privata visto che atti di bullismo sono purtroppo sempre più frequenti e il fenomeno sempre più dilagante. Mamme coraggiose sì e senza compiangersi né lodarsi hanno parlato di sé, dei loro figli e di quello che accade in una scuola di un comune vicino a Firenze. Sono certa che molti genitori e insegnanti si ritroveranno nei protagonisti di questo libro, questo avrà un effetto benefico poiché se se ne parla fa un po’ meno male a tutti. La scuola non sembra grande, la direttrice conosce tutti i suoi alunni, le insegnanti si rendono disponibili a collaborare e i bambini riacquistano pian piano fiducia nell’istituzione non solo Martino, la vittima ma anche la maggioranza silente. Zoe è una bambina vera ma la sua apparizione la fa sembrare una specie di supereroina che riesce a creare una rete di mutuo aiuto. Si legge in poche ore perché non si riesce ad interrompere la lettura.   Bellissime e raffinate le illustrazioni che arricchiscono il volume con grazia e dolcezza. Ecco sì le autrici hanno affrontato un argomento ostico e un tema cruento con dolcezza, possibile? Sì. Non c’è la rabbia, che pure sarebbe legittima, c’è stata ed è stata incanalata bene è stata trasformata in energia positiva. Sembra una fiaba dai toni pacati e con il lieto fine e questo vuol dire che se ci sono i buoni presupposti per affrontare il fenomeno, se si uniscono le forze e si crea una rete, si può far fronte anche alle peggiori manifestazioni in cui si esplica la natura umana. Sì perché l’aggressività è parte della nostra natura e l’educazione è frutto della nostra socialità.796