Recensione al libro di Donata Graziani Ma…ci sono anch’io

Perché si intitola così? Ho provato a chiedere questa mattina ai miei piccoli alunni dopo aver detto loro che ieri sono stata alla Biblioteca Buonarroti alla presentazione del libro di un’amica. E loro hanno fatto alcune ipotesi:
– perché non lo vedono,
– perché è invisibile,
– perché si nasconde…
E a chi lo dice? Ho chiesto loro
Hanno risposto che lo dice ai suoi amici.
Poi ho fatto loro vedere l’immagine della copertina dal cellulare e un bambino ha detto che tira una tenda ma subito una bambina lo ha corretto dicendo che era il vestito della mamma. Ho detto loro che lo avrei letto e che poi avrei deciso se leggerlo a loro. Per il momento rileggiamo Riccioli d’oro, con il finale proposto dagli alunni. Tra ieri sera e stasera l’ho letto ma non ho ancora deciso se leggerlo o meno in classe. Argomento delicato la morte, nello specifico quella di un fratello. Noi cosiddetti “grandi” abbiamo paura della morte e non sappiamo come parlarne con i bambini né sappiamo come farlo con noi stessi. Il libro di Donata Graziani può esser d’aiuto in questo senso e non solo per gli addetti al mestiere ma per tutti perché tutti noi abbiamo bisogno di imparare a riflettere a proposito delle nostre emozioni e di quelle dei bambini. Un libro delicato ma potente, proprio come l’autrice, alla portata di tutti, da leggere ai bambini ma solo dopo averlo letto almeno un paio di volte da soli e leggerlo con loro fermandosi ogni volta che ce ne sarà bisogno per offrire spiegazioni e soprattutto supporto nella gestione emozionale, sostegno alle paure e accettazione piena e incondizionata della rabbia che inevitabilmente emergerà. Senza giudicare, senza impedire loro di comunicare tutto ciò che vorranno, senza sguardi torvi davanti all’espressione dei loro sentimenti. Si può essere gelosi di un fratello o una sorella malato? Sì! Si può eccome, fino a far insorgere una malattia pur di poter ricevere quelle attenzioni che sono rivolte solo ai figli malati. A volte è l’unico modo per dire ai genitori: Ma…ci sono anch’io!