A chi non vedeva l’ora e a chi invece preferirebbe un calcio sugli stinchi.
A chi sperava in qualche linea di febbre e a chi muore dalla voglia di varcare la soglia.
A chi vorrebbe andare ma il suo tempo è scaduto e rimpiange quel posto in cui era seduto.
A chi oggi è in paziente attesa e domani sarà già stanco della ripresa.
A chi la scuola fa paura ma è comunque una grande avventura.
A chi arriva pieno di pensieri e preoccupazioni ma dimentico sorride a quei begl’occhioni. A chi non trova l’abito giusto e ne indossa uno vetusto.
A chi pensa che la scuola sia una giungla e si sente felicemente scimmia.
A chi prima di entrare dice una preghiera a chi non crede ma fortemente spera.
A chi va in auto, in bus o i bicicletta a chi di passo svelto in tutta fretta.
A chi vorrebbe tornare indietro e sedersi ai banchi a chi invece vorrebbe andare avanti.
A chi arriva sempre in ritardo
E a chi fa un po’ lo spavaldo…
A chi fa fatica a separarsi e a chi si getta senza indugi in mezzo agli altri.
A chi non ricordava l’imminente intersezione e a chi sperava in una ricca colazione.
A chi si presenta acqua e sapone a chi dietro un bel mascherone.