Anche stamani a far colazione, seduta al tavolino accanto a quello dove sono seduta io, l’anziana (a me piace il termine vecchia ma molti lo ritengono offensivo) signora. Le sorrido, mi sorride, i suoi occhi sono ancora vispi come devono essere stati un tempo. Occhi chiari, dietro alle lenti, capelli bianchi, corti e ricci, guance ancora sode e rotondette, spiccano con il loro colore rosaceo, tipico dei carnati chiari. Mi ricorda Miss Pony, la ricordate? Al tempo stesso la immagino da bambina come la mia cara amica d’infanzia Lisa. Lentamente sorseggia il cappuccino. L’ho vista altre volte, una di queste mentre usciva dal portone vicino alla pasticceria. Dev’esser felice di avere una pasticceria così buona proprio sotto casa. È una delle mie preferite, ci vado spesso con le amiche. Lei invece è sola ma non sembra triste non ha le rughe delle espressioni tristi o rabbiose ha quelle di chi ha sorriso e superato con dignità e resilienza. Un animo nobile, una donna che non ha invidiato ma che ha donato agli altri i frutti delle sue competenze. Una donna ricca di risorse intellettuali e affettive. Non è stata polemica ma propositiva, non ha odiato ma reso grandi coloro che le stavano vicini, amici, colleghi e familiari. Infine una persona che ha saputo costruire dal proprio inciampo. Buon proseguimento cara Miss Pony.