Recensione a Sassi bianchi

Sassi bianchi, è una raccolta di impressioni, di ricordi, di opinioni, di frammenti di vita che si sono susseguiti dal 17 settembre 2014 al 1 dicembre 2019. Componimenti di varie lunghezze dal più breve di una sola riga al più lungo di una pagina e mezzo. Sono stati pazientemente raccolti, da Renata, la sorella dell’autrice a insaputa di quest’ultima, dal profilo Facebook, trasportati su carta, immagino con tanti copia e incolla e trasformati in un libro. Sì, perché non è vero che su Facebook ci sono solo sciocchezze, dipende dalle persone, vi sono anche profonde grandezze. Paola, l’autrice, dotata di spessore culturale e accentuata sensibilità oltre di un q.b. di autoironia che le consentono di trasformare con la sua bacchetta magica ad inchiostro quello che le passa per la mente in meravigliose prose. Me ne ero accorta leggendo i suoi post, talvolta commoventi altre volte pieni di rabbia e dolore, altre ancora divertenti ma sempre sempre sinceri, autentici che arrivano dal cuore e puntano allo stesso organo dei lettori. Le ho consigliato più volte, dopo aver letto quei toccanti post, di scrivere un libro. Rispondeva, che no, non lo avrebbe fatto ma un giorno lo ha fatto sua sorella Renata, che non conosco personalmente ma che le voglio già un po’ di bene. Ha raccolto quei post e li ha trasformati in un libro. E chiamarli post mi sembra di sminuirne il valore e la potenza ma sono nati come tali. Paola l’ho conosciuta durante l’anno scolastico 2017/18 e subito mi ha ammaliato. Un amore a prima vista, mi capitano ancora, coltivato poi pian piano. Una gran bella persona teacher Paola, con il suo perfetto inglese, i suoi tè con la regina raccontati agli alunni che restavano a guardarla letteralmente a bocca aperta e anch’io restavo con piacere ad ascoltare le sue stravaganti e creative lezioni di inglese. Una persona eclettica, colta, ricca di un patrimonio emozionale notevole, lo si legge nei suoi occhi, lo si ode e lo si legge nella raccolta Sassi bianchi dove scrive di oggetti dal sapore lontano, un sapore metallico, come quello che si avverte in bocca quando si succhia il sangue da una ferita.81359140_10218543826100810_1581918944258686976_o